Il restauratore: il background formativo dei maestri del legno

Il restauratore: il background formativo dei maestri del legno

Dietro ogni mobile restaurato alla perfezione c’è molto più di una semplice abilità manuale: ci sono anni di studio, formazione tecnica, esperienza in laboratorio e, soprattutto, una passione profonda per il legno e la sua storia. Insomma, c’è un restauratore. 

L’arte del restauro è una disciplina complessa che richiede competenze interdisciplinari: storiche, chimiche, artistiche e artigianali. In questo articolo scopriremo perché il background formativo dei restauratori è così importante e quali conoscenze servono per diventare veri maestri del legno.

Il valore della formazione nel restauro

Il restauro conservativo è un’attività altamente specializzata: non basta “saper aggiustare un mobile”.

Un restauratore professionista deve innanzitutto conoscere la storia dell’arte e del design per identificare stili, epoche e tecniche originali.

Un altro dei suoi compiti è quello di comprendere la chimica dei materiali: come reagiscono colle, vernici, cere e trattamenti su determinati materiali?

Avere manualità artigianale è poi fondamentale, per eseguire operazioni delicate senza compromettere il pezzo.

Un restauro non qualificato può causare danni irreparabili, come la perdita della patina originale o la sostituzione di parti storiche con materiali non compatibili.

Il percorso formativo di un restauratore

In Italia, il restauro di beni lignei è considerato una professione di alto livello. Il percorso tipico comprende:

  • Formazione accademica: Istituti di Belle Arti, Accademie e Scuole di Restauro riconosciute dal MiC.

  • Specializzazione pratica in laboratorio: per padroneggiare tecniche come lucidatura a gommalacca, impiallacciatura, intarsio.

  • Aggiornamento continuo: nuove tecnologie e materiali compatibili richiedono aggiornamento costante.

Teoria e pratica servono al restauratore per datare un mobile, eseguire riparazioni strutturali che rispettino le giunzioni originali (parliamo di tecniche di falegnameria avanzata), applicare finiture tradizionali (come la lucidatura a tampone, che richiede anni di pratica), selezionare solventi e consolidanti che non danneggino il legno.

E in Vecchi Tempi?

Professionisti come Luca Cagnola e Franco Vigorito, fondatori di Vecchi Tempi, sono esempi perfetti di come formazione e passione possano fondersi. Attivi dal 2000, hanno unito tecniche tradizionali apprese da maestri artigiani con l’uso di strumenti moderni, per offrire restauri conservativi di altissimo livello.

Dietro un lavoro impeccabile non c’è improvvisazione, ma studio, esperienza e dedizione da parte di un restauratore: qualità che trasformano un artigiano in un vero maestro del legno.

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